sabato 3 febbraio 2018

Old English: caratteristiche delle lingue germaniche (seconda parte)

Come abbiamo visto nella puntata precedenti, in cui ci siamo introdotti nei meandri della Legge Di Grimm per spiegare il passaggio da un'occlusiva sorda ad un'aspirata, ecco a voi gli esempi che sono la panoramica della suddetta legge:


greco:

path;r (patèr)

trei'" (treis)

devka (deka)

gotico

 fadar P > F

πrija T > π

taihun K > H

Per approfondire e incamminarci su altri esempi, vi lascio questo documento che fornisce ulteriori chiarimenti:
https://www.dir.uniupo.it/pluginfile.php/90984/mod_resource/content/1/grimm.pdf.

Nel frattempo, esploriamo il labirinto della Legge di Grimm, un passaggio circoscritto non solo di esempi, ma anche di eccezioni. Innanzitutto, dovete sapere che la Legge di Grimm è chiamata anche rotazione consonantica (Lautverschiebung), e per quale motivo? Perchè questa mutazione consonantica si risolve in uno spostamento circolare dei suoni che è talmente profondo da modificare radicalmente il sistema fonologico. Ma, come abbiamo detto prima, come in una foresta si possono trovare molti ostacoli, anche nella Legge di Grimm ci si può imbattere in svariate eccezioni se confrontiamo la lingua germanica a lingue classiche come il latino o il sanscrito, perché nella lingua germanica possiamo descrivere un passaggio più articolato che ci permette di approfondire il sistema indoeuropeo . Prendiamo come esempio la parola "padre" in lingue come il latino o il sanscrito:
greco                 latino        sanscrito                 gotico 
path;r (patèr)     pater        pitàr- (iptr-)              fadar 

In questo caso, nel passaggio dal greco al gotico, prendendo in analisi la parola "padre" nelle suddette lingue classiche, possiamo descrivere il procedimento della mutazione consonantica seguendo questa panoramica:

indoeuropeo-p/greco-p/latino-p/sanscrito-p/gotico-f

A questo punto notiamo che possiamo assistere ad un'effettiva mutazione consonantica solo alla comparsa della lingua germanica menzionata, il gotico, dato che nel greco, latino e sanscrito la parola "padre" mantiene la sua occlusiva sorda indoeuropea.
Nel prossimo viaggio esploreremo gli intricati ostacoli della Legge di Grimm, ma, prima di salutarci, facciamo una sosta nel quartiere della lingua inglese e vediamo come si coniuga il verbo avere (to have) e essere "to be" e presentiamoci a "it".
In primis, quando si usa "it" in inglese?
"It" è un pronome personale neutro difficile da tradurre perché lo usiamo riferendoci ad animali, oggetti e concetti astratti, ma lo usiamo anche per le frasi impersonali in cui manca un soggetto naturale. Viaggiando nei dettagli, vediamo che si usa anche:
-quando parliamo delle condizioni del tempo meteorologico
esempi:
It's (It is) raining-sta piovendo
It was sunny yesterday- ieri c'era il sole
- per parlare del tempo
What time is it?- Che ore sono?
It's (It is) five o'clock- sono le cinque
- per riconoscere qualcuno (o qualcosa) al telefono o quando non si vede
What day is it?-Che giorno è?
It's Thursday- è giovedì
Who is it?-Chi è?
It's me- Sono io
-parlare della distanza
What is it?- Che cos'è?
It's a cat- è un gatto
How far is it to Venice?- Quanto è distante Venezia?
It's (it is) 400 kilometers- sono 400 chilometri
A questo punto vediamo quali parole abbiamo conosciuto
to rain- piovere
was- passato di "to be"- era
sunny- soleggiato/ c'è il sole
yesterday-ieri
Per chiedere l'ora- What time is it?-Che ore sono?
Per rispondere alla domanda- It's five o'clock-sono le cinque
day- giorno
Thursday- giovedì
Who- chi
cat- gatto
How far- quanto dista
kilometers-chilometri
Per la pronuncia, chiedete l'ausilio del sito che vi ho menzionato nella scorsa puntata, al prossimo aggiornamento del blog ve lo segnalo nell'indice.
Prima di salutarci, vediamo come si coniuga al presente "to be" e "to have":
To be
I am - io sono
you are- tu sei
he/She/It is- lui/lei/egli è
we are- noi siamo
you are- voi siete
they are- loro sono
To have
I have- io ho
you have- tu hai
he/she/it has- egli ha 
we have- noi siamo
you have- voi siete
they have- loro hanno
Come potete notare, in inglese la coniugazione del verbo essere e avere è meno complessa della loro coniugazione in italiano e sono presenti solo tre eccezioni:
To be:
I am-he/she/it is
To have:
alla terza persona la desinenza subisce una mutazione da ha(ve) a ha(s)

Alla prossima avventura, non perdetevi il prossimo viaggio a bordo del drakkar:).